SHAKHTAR-INTER AI RAGGI X – Sfortuna, poca qualità e cambi tardivi: l’Inter a Kiev brilla solo in… difesa


Altro pareggio europeo per l’Inter di Antonio Conte, che pareggia 0-0 nella seconda giornata del gruppo B contro lo Shakhtar Donetsk a Kiev.

I nerazzurri giocano un buon primo tempo, dove solo la sfortuna nega il gol ai nerazzurri: la traversa, infatti, ferma prima la conclusione al volo di Barella (16’) e poi una bellissima punizione di Lukaku (42’), toccata anche dal portiere avversario Trubin (per distacco il migliore in campo).

L’Inter sfonda sia sulle corsie esterne con Young e Hakimi, ma anche sfruttando la profondità con la LuLa. Doppia occasione anche per D’Ambrosio, mentre Handanovic non si sporca nemmeno i guanti. Il risultato, però, non si sblocca e si va al riposo a reti bianche.

Nella ripresa cambi tardivi per Conte, che regala poco più di 10 minuti a Christian Eriksen e sostituisce a sorpresa Lautaro Martinez con Perisic. Le emozioni nei secondi 45’ latitano, anche se lo stesso attaccante argentino fallisce un facile tap in al 54’ dopo un’altra grande parata di Trubin su Lukaku. Lo Shakhtar controlla bene rimanendo compatto dietro la linea della palla, con l’Inter che non riesce a mettere la giusta qualità nelle giocate e rimanda l’appuntamento con il primo successo in questa Champions. I nerazzurri hanno solo due punti in classifica e vedono complicarsi ancora di più il cammino nel girone prima della doppia sfida contro il Real Madrid.

Bene ancora la difesa, ma il passaggio a 4…

La nota positiva della serata di Kiev è sicuramente la seconda ottima prova consecutiva della difesa nerazzurra, che non subisce gol proprio come successo a Genoa nell’ultimo match di campionato. Il terzetto arretrato con D’Ambrosio, De Vrij e Bastoni concede le briciole agli attaccanti brasiliani dello Shakthar, ma perché non passare a 4 a gara in corso data la necessità di vincere la partita? Discutibile anche il poco spazio concesso a Eriksen contro un avversario tutto chiuso dietro, mentre Barella rimane sicuramente il più convincente tra Vidal e Brozovic. Una cosa è certa, nelle prossime sfide saranno vietati ulteriori passi falsi e servirà un’altra Inter formato Champions.

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