Le nazionali continuano a preoccupare in Viale della Liberazione. Alle porte, infatti, c’è un mese decisivo nel quale i nerazzurri avranno bisogno di tutti gli effettivi. Soprattutto, però, nell’immediato c’è l’emergenza Lazio-Inter. Se per i calciatori europei la situazione è più gestibile (l’ultimo impegno sarà quello di Dzeko martedì sera in Ucraina), è la questione sudamericani quella più impellente e grottesca. Lautaro, Correa, Vecino, Sanchez e Vidal giocheranno l’ultimo dei tre impegni di questa sosta addirittura nella notte fra giovedì e venerdì, con la partita dell’Olimpico fissata sabato pomeriggio alle 18 e partenza per Roma programmata per il pomeriggio di venerdì.
La partita è complicata e affrontarla con il solo Dzeko in attacco rappresenterebbe un gravissimo handicap, come ha fatto giustamente notare Marotta. Per questo, la dirigenza nerazzurra si è attivata e ha lavorato alacremente, facendosi carico di 100mila euro di spese per un charter che possa riportare i giocatori direttamente a Roma dopo un breve scalo a Madrid. Questo, come riporta La Gazzetta dello Sport, il piano dell’Inter: “Lautaro, Correa e Vecino torneranno nella notte tra venerdì e sabato, raggiungendo i compagni di squadra nell’hotel che ospiterà il ritiro dei nerazzurri. Ancora più ritardato il ritorno dei cileni, attesi (salvo contrattempi) a Roma solo nella mattinata del giorno della partita: per loro un impiego è praticamente da escludere, mentre sugli argentini Inzaghi valuterà in extremis”.
Per quanto riguarda le condizioni fisiche, attenzione massima è rivolta a Lautaro Martinez, che ha accusato un affaticamento muscolare a causa del quale ha saltato la partita contro il Paraguay. Stanotte, però, l’Argentina è impegnata contro l’Uruguay e il Toro dovrebbe esserci, nonostante Scaloni sia rimasto cauto sul suo possibile impiego. Lo staff medico dell’Inter ha avuto contatti con i colleghi argentini ma anche con lo stesso giocatore, al quale ha raccomandato massima prudenza.
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