Scoperto a 14 anni da Eto’o, adesso è pronto al grande salto: perché Onana ha scelto l’Inter

Visite mediche completate, autografo apposto sul contratto che lo legherà all’Inter per i prossimi cinque anni: André Onana sarà il portiere nerazzurro dalla stagione 2022-23, pronto a dar vita ad una sana competizione con l’attuale numero uno e capitano, Samir Handanovic.

La scoperta di Eto’o, i successi nell’Ajax, la squalifica per doping

A soli 10 anni, Onana è entrato a far parte dell’accademia fondata da uno che, con i colori nerazzurri addosso, ha vinto tanto: si tratta della “Samuel Eto’o Academy“. Il portiere classe 1996 ci rimase per quattro anni, fino a quando – nel 2010 (già, proprio il 2010) – il connazionale fresco di Triplete notò le sue doti e lo segnalò al Barcellona. Fino al 2015 resterà nella rinomata cantera blaugrana, prima di trasferirsi all’Ajax, che su di lui punterà per diverse stagioni. Vince due campionati, due Coppe d’Olanda, una Supercoppa e colleziona ben 54 presenze fra Champions ed Europa League.

La sua carriera procede spedita, fin quando incorre nella squalifica per doping dello scorso febbraio. La Gazzetta dello Sport ripercorre la vicenda. “Ad incastrarlo, scatenando la positività, il furosemide, presente in un medicinale prescritto alla moglie. La buona fede gli è stata riconosciuta: secondo la commissione disciplinare dell’UEFA, Onana non aveva intenzione di violare le regole anti-doping. Tuttavia, la stessa UEFA ha ritenuto opportuno chiarire, sulla base delle regole anti-doping, che “”un atleta abbia sempre il dovere di assicurarsi che nel suo corpo non entrino sostanze proibite”. Il 6 settembre, tornato in campo, Onana ha scritto: “Ciò che non mi uccide mi rende più forte. Sono tornato“”.

La fondazione benefica e quell’esclusione razzista…

Il portiere è inoltre impegnato, insieme alla moglie Melanie Kamayou, nella fondazione benefica che porta proprio il nome del camerunese. “La volontà è quella di dare “un futuro migliore a tutti i bambini”, soprattutto africani. Ogni mese arrivano in Africa scorte di cibo, vestiti e medicinali e quando torna in Camerun, Onana si reca personalmente nei villaggi più poveri (a volte gli è stato anche sconsigliato) a verificare con mano quello che viene realizzato con i fondi”.

C’è inoltre un aneddoto disdicevole che lega il suo nome all’Italia. “Anni fa un club italiano, parole sue, non lo ha scelto per il colore della pelle: “Non dirò quale, ma è così. Non mi hanno detto che non ero un buon portiere, hanno detto che non mi volevano perché sono nero, è diverso. È qualcosa che non posso controllare. Sono nero e fiero di esserlo! Nonostante la povertà, l’Africa è il continente più bello del mondo e lo dico forte e chiaro. Ne sono orgoglioso””.

La scelta Inter

Ha firmato un contratto quinquennale, guadagnerà 3 milioni l’anno. Dopo anni trascorsi nella prestigiosa scuola Ajax, era per lui il momento del grande salto. “Ma oltre i soldi sono state la fiducia e la costanza a convincerlo: l’Inter è la squadra che con più insistenza lo ha cercato, già un anno fa, e più di diversi club di Premier, Arsenal in primis. L’opzione del ritorno al Barcellona, club lasciato nel 2015 per trasferirsi ad Amsterdam, non ha mai preso forza, nonostante alcune dichiarazioni sdolcinate fatte cadere tatticamente negli ultimi mesi”.

E probabilmente c’è anche un senso di rivalsa nella scelta chiamata Inter. Onana, al quale di fatto è stato impedito di giocare in Serie A con una motivazione irricevibile e ripugnante, in Italia arriverà il prossimo luglio con uno dei top club del campionato, con gli attuali campioni d’Italia. E, speriamo, anche quelli futuri.

(FONTE: LA GAZZETTA DELLO SPORT)

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