Bergomi: “Inzaghi, conferma scontata. City la più forte, ma sarà partita secca”


Giuseppe Bergomi, a margine di un’amichevole di calcetto a scopo benefico organizzata dall’Aspria Harbour Club Milano, ha parlato delle tre finaliste nelle competizioni europee, inclusa l’Inter in finale di Champions League.
“Non me l’aspettavo. Ad inizio anno se devo pensare a una squadra che potesse arrivare in fondo dico la Firoentina in Conference League per qualità della rosa e lotto delle partecipanti. Per Champions ed Europa League sono sincero, non me l’aspettavo. Non me l’aspettavo dall’Inter per il girone che ha avuto e per i suoi alti e bassi che ha avuto in campionato, ma nel momento migliore la squadra si è ritrovata come compattezza. Ci è voluta anche un pizzico di fortuna, però tutto meritato. E Mourinho difficilmente sbaglia e la Roma si trova per il secondo anno consecutivo a giocarsi una coppa europea”.

Pronostico chiuso tra Manchester City e Inter?

“Uno razionalmente ti dice di sì, per quello che stanno facendo vedere quest’anno Guardiola ed il City. E’ una squadra può fare il triplete, costruita per vincere e con il migliore allenatore. Però sarà partita secca ed in una finale possono entrare in gioco tanti fattori, come pressione ed emotività che la squadra di Guardiola ha. L’Inter è una squadra che deve riuscire a mantenere questo stato di forma ancora per venti giorni e recuperare un giocatore importante come Mkhitaryan. Se starà bene se la può giocare”.

Giusto confermare Inzaghi o pesa il rendimento in campionato?

“Sono stato uno dei pochi a non aver criticato Inzaghi. So il valore di questo allenatore, di questo ragazzo che conosco molto bene. Si dà sempre poca importanza a vincere una Supercoppa o vincere una Coppa Italia. Quando tu batti sempre Juve e Milan vuol dire che c’è del valore dietro. Indipendentemente dal percorso in campionato, ho sempre pensato che non andava messo in discussione. Pensate se lo avessero esonerato, adesso cosa staremmo raccontando? Contento per lui e per l’Inter, la conferma mi pare scontata”.

Come interpreti le parole di Guardiola (“affrontare le italiane non è mai una bella cosa”)?

“Noi italiani praticamente siamo bravi ad incartarle. Vengo dalla partita di Leverkusen, dove la Roma non ha fatto un tiro in porta, ma ha solamente concesso tiri da fuori all’avversario. Questi siamo noi e Guardiola vede questo tipo di trappole nel suo percorso. Però sono convinto che la sua squadra è la più forte, ha messo in rosa un centravanti forte come Haaland e gioca bene. Ogni tanto Guardiola pecca in esagerazione ma non credo che lo farà in questo caso”.

Bergomi difensore come avrebbe fermato Halaand?

“Il calcio è cambiato. Prima si poteva menare un po’ di più, qualche fallo in più te lo concedevano. Adessosi deve lavorare di squadra. Penso che l’Inter non si snaturerà, mettera Acerbi uno contro uno sul norvegese, l’importante è non dare profondità, chiudere bene e cercare di ripartire. Certo, quando vedi il City battere 4-0 il Real Madrid, diventa tutto più difficile. Però ripeto, è una partita secca ed entreranno in gioco le componenti soprattutto emotive”.

Ti aspettavi un’Inter così arrembante nel derby?

“L’Inter sta bene. L’esperienza ed un atletismo buono ti permettono di fare bene in certe partite e quindi non mi ha sorpreso contro il Milan. I rossoneri sono invece arrivati al derby in un altro momento. Dipende sempre dal momento in cui vai ad affrontare un certo avversario”.

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