Credo che il tifoso dell’Inter che abita a Roma non voglia mai perdere con la squadra giallorossa e/o con la Lazio; così come quello abitante a Torino non voglia mai soccombere con la compagine granata e/o con la Juventus; così come quello di Genova riguardo la formazione genoana e/o la Sampdoria.
Io, napoletano di 66 anni, tifoso dell’Inter dal 25 maggio 1967 (Celtic 2 – Inter 1), sento di più la partita con la squadra del Napoli che quelle con il Milan, la Juve, eccetera.
Quest’anno, fino al pomeriggio di mercoledì 13 marzo, ero piuttosto sereno, tranquillo riguardo il match di domenica con la squadra di mister Calzona; dopo l’incontro con l’Atletico Madrid molto, ma molto di meno.
Perchè ho paura che il risultato della CL ricada sull’umore della squadra di mister Inzaghi, che con gli spagnoli ha disputato la peggiore gara di quest’anno.
Perchè ho paura che la fatica dell’incontro, protattosi fino ai calci di rigore, possa incidere sulla condizione psico-fisica della formazione nerazzurra di quest’anno.
Perchè ho paura che il Napoli, fuori da ogni competizione, possa giocare la “partita della vita” al Meazza.
Voglio augurarmi che la mia Inter, esclusa dalla CI e dalla CL, possa focalizzarsi solo sulla conquista del ventesimo scudetto tricolore, con tanto di seconda stella e record di ogni genere!
Ecco perchè bisogna andare oltre Inter-Napoli, verso la seconda stella.
Canticchiando la nota canzone di Edoardo Bennato “L’isola che non c’è” (“Seconda stella a destra / questo è il cammino…), credo che gli interisti di tutt’Italia, alla conquista matematica del triangolino tricolore, possano urlare “Inter Campione, per tutti una lezione!, pensando ai vari opinionisti radiofonici e televisivi come Zazzaroni, Ordine, Oppini, Chirico, Ravanelli, Mauro, Mughini & loro affini.
Mi auguro solo che l’efficientissimo Yann Sommer (che ha fatto dimenticare Onana), Pavard, Bastoni, Acerbi, de Vrij, di Marco, Darmian, Calhanoglu, Barella, Frattesi, Mkihitarjan, Dumfries, Martinez e Thuram o chi scenderà in campo domenica al Meazza giochino come hanno fatto per tutto questo campionato e sconfiggano il Napoli dell’arrogante presidente Aurelio De Laurentiis, se non proprio asfaltarlo.
Poi, tutti insieme, tenendoci per mano, da Nord a Sud d’Italia potremo urlare “Grazie, Inter”!
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