Stefano Sensi, un talento a metà (per troppi problemi fisici)


Quando lo si è visto in campo ha dimostrato tutto i suo valore tanto che il Barcellona gli aveva messo gli occhi addosso. Ma lo stesso Barcellona ha poi fatto un passo indietro perchè l’ha considerato troppo fragile.
Parliamo di Stefano Sensi che con la maglia nerazzurra ha saltato 30 partite su 59 per problemi fisici, una ricaduta per noie muscolari l’ha avuta dopo la partita con la Lazio.
E’ stato in campo complessivamente 1.122 minuti e fuori a curarsi per quasi 6 mesi.

I primi problemi l’anno scorso durante Inter – Juventus, a gennaio guai al polpaccio e a metà febbraio, dopo l’apparizione in Coppa Italia contro il Napoli, nuovo ko questa volta traumatico al piede.
Sensi è tornato a disposizione di Antonio Conte solo ad agosto per la Final Eight di Europa League, salvo un paio di minuti a metà giugno ancora contro il Napoli prima di rientrare ai box.
Quest’anno, dopo un inizio da integro, nuovo affaticamento muscolare al ritorno dalla sosta con la Nazionale e mancata convocazione in Champions League contro il Borussia Moenchengladbach.
Sensi nella stagione 2015/16 ha disputato un campionato di B da protagonista e un anno dopo ha debuttato in serie A con la maglia del Sassuolo giocando 1.203 minuti in 16 presenze, nel mezzo però ha subito anche 3 infortuni.
Questo il suo limite, ed è un vero peccato per Conte e per il Ct Roberto Mancini in vista anche degli Europei.
Ora il 25enne di Urbania sta recuperando e a “Marassi” per la sfida contro il Genoa andrà in panchina e piano piano potrebbe rivedere il campo.

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