Empoli-Inter 0-2


La ricerca di conferme da buoni frutti. La partita con l’Empoli doveva confermare i progressi di gioco, tattici e mentali, della squadra e così è stato. De Boer sostituisce lo squalificato Banega con Kondogbia e fa rifiatare Eder rimettendo Perisic in campo: confermata il resto della formazione anti-Juve.

Sono bastati venti minuti alla compagine nerazzurra per avere ragione dei toscani, mai domi tra l’altro, e un Icardi in gran spolvero, un Joao Mario da sogno e il solito Handanovic. Partiti forte, i nerazzurri spingono sui padroni di casa fino a trovare il gol del capitano e il suo raddoppio. La prima mezz’ora si mantengono compatti e non lasciano tregua agli avversari poi si fa sentire un pò la stanchezza e si abbassa la concentrazione. Tocca al nostro portierone metterci una pezza in un paio di occasioni, dopo tanta inoperosità. Il secondo tempo è invece tutto in controllo del risultato. Qualche sbandamento difensivo, un pressing alto ad intermittenza, i più stanchi vengono sostituiti. L’Empoli non si arrende fino alla fine e così ne esce fuori comunque una partita piacevole e ne viene fuori anche l’occasione per capire se l’Inter sia in grado di gestire il risultato acquisito, considerato che per la prima volta non è costretta alla rimonta e che, finalmente, chiude la gara senza subire gol. Un “test” dunque ben superato, sia sul piano fisico e tattico che mentale e che lascia ben sperare. La gara col Bologna sarà la cosiddetta prova del nove a questo punto. In panchina sedeva anche il giovane Gabigol che ci si augura possa esordire al più presto e dimostrare il suo valore.

Icardi – Mette a tacere i suoi detrattori con un inizio di campionato brillante, una forma fisica smagliante e gol a raffica. Sembrano lontani i tempi in cui faceva la bella statuina in area di rigore, complice forse l’arrivo di giocatori come Banega, Candreva e Joao Mario che crossano e fanno i filtranti che per tanto tempo abbiamo solo sognato di vedere. Continuando così si preannuncia, almeno per lui, un annata di fuoco!

Candreva – Grande lavoratore, attacca, crossa, copre a difesa. Instancabile, è sicuramente un acquisto azzeccato che si muove un pò in sordina, ma sempre più fondamentale nello scacchiere nerazzurro. Protagonista assicurato.

Joao Mario – C’è chi non lo voleva e chi ha pregato (lo confesso…) che arrivasse. Oggi tutti d’accordo: non se ne può fare a meno.

De Boer – Ha le sue conferme e comincia a raccogliere i frutti del suo lavoro. Potrebbe fare miracoli, ma già la risposta data ad Allegri e alle sue castronerie, gli ha aperto il cuore degli interisti.

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