MERCATO – Dybala, è la settimana della verità. Vuole un segnale dall’Inter, altrimenti sceglierà fra Roma e Napoli


17 luglio, Paulo Dybala è ancora un calciatore svincolato. Ma perché? Beh, non è un mistero che l’argentino stia aspettando le mosse dell’Inter e di Marotta. Quella nerazzurra è la sua destinazione preferita, lo è stata fin dall’inizio, fin dai giorni in cui si è consumata la rottura definitiva con la Juventus. Così come non è un mistero che in Viale della Liberazione il parco attaccanti sia pieno, pienissimo, composto da ben sei nomi: Lautaro, Lukaku, Correa, Dzeko, Sanchez, Pinamonti. A queste condizioni, l’Inter non può mettere sotto (un importante) contratto anche Dybala.

La Joya ha capito la situazione, ma il tempo adesso non può essere più un dettaglio: manca meno di un mese all’inizio del nuovo campionato, tutte le squadre sono in ritiro, impegnate a rispettare le indicazioni di preparatori atletici e ad oliare i meccanismi richiesti dagli allenatori. L’argentino si allena in solitaria, a Torino, aspettando che qualcosa succeda. E nel frattempo ascolta le telefonate che diventano presto manifestazioni d’interesse da parte di altri club insieme al suo agente: si è fatto sentire Giuntoli dal Napoli ma anche il tecnico Spalletti, che ne ha decantato le qualità anche in pubblico; ieri è sceso in campo anche Mourinho per mettere in atto un’opera di convincimento, in questa partita che sta caratterizzando l’estate di mercato italiana. Dybala ascolta con attenzione, prende nota, ringrazia. Ma la sua priorità resta un’altra: si chiama Inter. Consapevole, però, che questa sarà una stagione decisiva per la sua carriera, quella del rilancio e del Mondiale in Qatar a novembre. E per questo occorre prepararsi, non perdere altro tempo.

Il segnale

Paulo si aspetta un segnale forte dall’Inter in questa settimana. I prossimi sette giorni saranno decisivi in casa nerazzurra: potrebbero essere quelli dell’entrata di Bremer e dell’uscita di Skriniar, ma devono essere inevitabilmente quelli che aprono le porte alla Joya. Come? Cominciando a fargli posto concretamente, liberandosi di almeno due attaccanti. Non facile. Da una parte Sanchez sta facendo muro e non ha ancora accettato la buonuscita proposta dall’Inter, dall’altra Pinamonti vuole fortemente l’Atalanta (ma i bergamaschi dovrebbero fargli posto con l’uscita di Zapata o Muriel), sebbene Marotta e Ausilio preferiscano la destinazione Monza, con cui esiste già un accordo (prestito con obbligo a 20 milioni, recompra a 30).

Con l’addio di due attaccanti, le punte a disposizione di Inzaghi rimarrebbero quattro: ce ne sarebbe solo una di troppo. Ma a quel punto non è escluso che l’Inter possa ritornare definitivamente su Dybala per accaparrarselo, senza attendere la terza cessione. Ci sarebbe un mese abbondante di tempo, infatti, per far capire a Dzeko e Correa che cinque punte sono troppe e che il quinto, inevitabilmente, avrebbe pochissimo spazio. Siamo nel campo delle ipotesi, chiaro. Ma adesso, se c’è la volontà di percorrerle, bisogna fare in fretta. Se l’Inter dovesse rimanere immobile per altri sette giorni, allora il giocatore aprirebbe concretamente a Roma e Napoli, scegliendo poi fra Mourinho e Spalletti. Dybala non può aspettare in eterno.

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