Zanetti: “Conte instancabile. Felice per Lautaro. E sui problemi finanziari…”


In una lunga intervista rilasciata al portale argentino La Nacion, il vice presidente Javier Zanetti ha parlato della conquista dello Scudetto dell’Inter e della situazione societaria. Zanetti ha menzionato il lavoro di Antonio Conte. “È instancabile. La sua mentalità ha reso un gruppo di giocatori, molti dei quali giovani, consapevoli di poter vincere. Insisteva, soprattutto nelle avversità, a credere in un lavoro. Quell’unico lavoro sarebbe servito come backup. Quando non viene fuori nulla, se c’è un lavoro in background, quel lavoro è quello che può salvarti. Da quando è arrivato non c’è stato giorno in cui non abbia pensato a come migliorare la squadra. I suoi meriti vanno anche oltre la vittoria del titolo dopo un decennio e il taglio della striscia positiva della Juve. È stato anche responsabile della valorizzazione dei giocatori, del riposizionamento del club. Ha convinto il gruppo a seguirlo”.

Il passato di Conte alla Juve? Fa meno piacere ai tifosi bianconeri

“Penso che al tifoso della Juve non dovrebbe piacere nulla che abbia portato l’Inter al titolo, niente di meno. Il tifoso nerazzurro, all’inizio, sicuramente aveva un po’ studiato Conte, ma credo si sia reso conto subito, dal modo di lavorare di Antonio, che si sarebbe dato completamente. Al di là del fatto che Antonio ha giocato tanto per la Juventus, da quando è arrivato all’Inter non è passato giorno senza pesare al 100% su come migliorare la squadra. Qui si dice “ha sostenuto la causa” …, ha abbracciato la sfida, ha accettato questa sfida come un uomo interista al 100%”.

I meriti di Zanetti sullo Scudetto

“I miei meriti sono minori. Forse posso dire di essere sempre stato al servizio, soprattutto nei momenti di difficoltà, perché non tutti sono presenti nei momenti difficili. Lavorare in silenzio, allineati su un’unica idea e portala avanti. Diventare una squadra dentro e fuori dal campo. Quando ho giocato, per me tutto è finito con il gioco. Ho imparato molto tempo fa che per quegli 11 che entrano in campo per lavorare, c’è un’organizzazione che deve aggiustare tutti i dettagli in modo che quegli 11, appunto, debbano solo giocare”.

La crescita di Lautaro

“La crescita di Lautaro mi rende molto felice. Quando acquisti un giovane giocatore in Argentina, sogni che abbia l’evoluzione che ha subito Lautaro. Siamo andati a cercare un ragazzo di 20 anni e non ci siamo sbagliati. Il primo anno si stava adattando, facendo ciò che era necessario. Il secondo anno consolidava e confermava le sue virtù, e in questo terzo anno è stato di assoluto rilievo. E qui c’è anche un merito dell’allenatore, perché lo ha sfidato a potenziare se stesso. Lauti ha saggiamente preso quei suggerimenti del mister per crescere, per raggiungere l’élite. E stiamo parlando di un ragazzo di 23 anni, che ha ancora tanto da migliorare e da dare. Vederlo vincere oggi mi rende felice”.

I problemi finanziari del club

“A metà stagione il club poteva essere venduto. Ha attraversato e sta attraversando grandi problemi finanziari. Non siamo gli unici ad avere problemi, ovviamente, perché la pandemia ha generato molti deficit. E’ vero anche che come società dobbiamo ancora migliorare. Il lavoro dell’allenatore e dei giocatori è stato molto buono, ed è visibile: finalisti di Europa League e campioni di Serie A in due anni. Allo stesso tempo, però, la società deve aspirare a qualcosa di più. Il club deve migliorare molti meccanismi, questa è la realtà. Inattaccabile”.

LA RETTIFICA. Javier Zanetti ha rettificato all’ANSA alcune sue dichiarazioni che pare siano state male interpretate e riportate. Zanetti infatti ha dichiarato: “Le mie parole in riferimento alla proprietà sono state mal riportate. Io ho invece detto che la proprietà ha sempre continuato a supportare il Club nonostante la crisi economica globale generata dalla pandemia”.

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